La SEO di qualche anno fa puntava sulle parole chiave, con tecniche più o meno corrette faceva comunque leva sulla quantità di queste ultime, utilizzandole a più non posso. La regola (mai confermata dai motori di ricerca ma comunque affermatasi come ottimale) del 4% di preminenza all'interno dei testi veniva spesso superata con risultati anche molto buoni. Oggi tutto è cambiato, i motori interpretano i testi nel loro insieme e non si fanno abbindolare da tecniche poco eleganti e spesso invasive, orientando l'ottimizzazione verso la semantica.
Quando un cliente si appresta a realizzare un sito web tra le domande che rivolgerà all'agenzia ce ne sono alcune che potremmo definire standard, ovvero che con buona probabilità verranno poste dalla maggior parte dei clienti. Più che una news potremmo definirla come una mini pagina di FAQ, infatti cerchermo di rispondere nel modo più preciso possibile a delle ipotetiche domande di un ipotetico cliente, sfruttando questa occasione per chiarire alcuni punti che ritornano periodicamente tra le richieste che vengono fatte.
Quando vogliamo promuovere il nostro sito web su Google ci troviamo di fronte a un dilemma: meglio puntare sulla SEO o sulle Ads? Spesso le utilizziamo entrambe oppure ci focalizziamo solamente su una delle due opzioni senza effettuare le giuste valutazioni, ma esiste un metodo per capire se il nostro business è più adatto alla SEO o alle Ads? Vediamo di scoprirlo analizzando i pro e i contro di entrambe le scelte per prendere la decisione giusta.
Il logo è la prima cosa che associamo all'immagine di un'azienda, è l'elemento grafico più importante nell'identità di un brand, la sua progettazione richiede competenze grafiche, artistiche e comunicative, non basta disegnare un bel simbolo per ottenere un logo efficace, occorre che comunichi il messaggio che vogliamo far arrivare ai nostri potenziali clienti, che si originale, che ci consenta di rimanere impressi nella memoria di chi lo vede.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una rivoluzione in ambito AI, in un lasso di tempo davvero ristretto siamo stati invasi da sistemi per la creazione di testi, immagini, codici di programmazone e tanto altro. Probabilmente potremmo paragonare questo momento storico alla rivoluzione industriale, infatti cambierà il modo di lavorare e forse cancellerà diverse professioni ma al momento è un ottimo strumento in mano ai creativi.
Le campagne di remarketing (dette anche retargeting) riguardano una tecnologia sviluppata da Google che consente ai nostri annunci pubblicitari di seguire i clienti che ci hanno visitato. Per fare questo dobbiamo inserire un apposito codice nel nostro sito web che consentirà di rilevare l'utente e di riconoscerlo quando visiterà siti con gli annunci pubblicitari di Google, una volta rilevato gli verranno mostrati i nostri annunci invece di quelli generici.
Come ogni anno analizziamo le principali tendenze del web design. Molti dei trend già visti nell'anno precedente continueranno, con alcune novità ma senza grandi stravolgimenti. La user experience è sempre in primo piano ma ormai definirla un trend non ha più senso, è una regola dalla quale non si può prescindere, come il mobile friendly e la velocità di caricamento. In questo articolo ci concentreremo sull'aspetto grafico, sul design vero e proprio.
EAT è l'acronimo di Experience-Authoritativeness-Trustworthiness, in pratica indica il grado di qualità della pagina analizzando: esperienza, autorevolezza e affidabilità. Con l'aggiornamento di dicembre 2022 si è aggiunta una 'E' trasformando l'acronimo in EEAT, aggiungendo Expertise (competenza) ai parametri che i 14.000 quality raters del noto motore di ricerca dovranno considerare nel valutare il rating dei contenuti presenti sul web.
Possiamo definire come off-page tutti quei fattori che non dipendono direttamente dal contenuto presente sul nostro sito web ma che tuttavia influiscono sul nostro ranking nei motori di ricerca. Questi fattori possono includere il numero e la qualità dei link che puntano al nostro sito, la presenza sui social media, le attività sui forum e la presenza su directory online. Non bisogna sottovalutare i fattori off-page perché spesso sono proprio loro a determinare il nostro ranking.
Come possiamo fare a raggiungere i primi posti sui motori di ricerca? Non esiste una ricetta magica per scalare posizioni in modo semplice e veloce, occorre tanto lavoro e anche una buona dose di esperienza per muoversi nel modo giusto, tuttavia esistono delle regole da cui non si può prescindere per ottenere dei miglioramenti, vediamo di raggrupparle ini 10 consigli che vi aiuteranno a migliorare il posizionamento del vostro sito web nella SERP di Google.
Da qualche anno stiamo vedendo un aumento continuo dei costi delle campagne sponsorizzate sia sui social che sui motori di ricerca: acquistare traffico sul web diventa sempre più costoso anno dopo anno. L'aumento dei costi è dovuto alla crescente richiesta e come sappiamo all'aumentare della domanda aumentano anche i prezzi. Tuttavia queste campagne sono indispensabili e riuscire ad ottimizzarle per evitare che i competitors ci rubino traffico è fondamentale.
Fin dagli inizi l'obiettivo principale dei motori di ricerca è sempre stato quello di fornire risultati più vicini possibile alle aspettative degli utenti che compiono le ricerche, organizzare le informazioni di tutto il globo per renderle accessibili a tutti. Google ha sempre continuato ad evolversi i questi anni, arrivando ad integrare strumenti di Intelligenza Artificiale e Machine Learning per proporci risultati sempre più precisi, vediamo come cambieranno le ricerche nel prossimo futuro.
Quali saranno i trend SEO nel 2023? Cosa cambierà? E soprattutto inizierà un periodo di decadimento oppure sarà più viva che mai? A quanto pare non morirà, anzi, il budget di spesa previsto dalle azienda per scalare il posizionamento organico salirà arrivando a livelli davvero elevati. Questa crescita sarà spinta sia dalla grande resa a livello di conversioni che un buon posizionamento offre e dagli alti costi raggiunti delle campagne sponsorizzate.
Se vogliamo che il nostro sito web venga visitato e magari diventi una fonte di reddito dobbiamo farlo conoscere. Costruire un sito professionale con una grafica d'impatto, perfetto in ogni dettaglio sarà completamente inutile se nessuno avrà modo di trovarlo e visitarlo. Questo non significa che debba essere fatto male ma sicuramente un sito più vecchio ma molto visibile porterà sicuramente più guadagni di un sito perfetto ma che nessuno è in grado di trovare.
La cannibalizzazione delle parole chiave si verifica quando due o più pagine dello stesso sito trattano il medesimo argomento e tendono a posizionarsi per le medesime parole chiave. Se questo accade si 'cannibalizzano' a vicenda, venendo entrambe penalizzate per quanto riguarda il punteggio di qualità, con conseguenze sul posionamento nei risultati di ricerca. Questa è la definizione di cannibalizzazione delle keywords, ma non è sempre così.
È nella natura umana trovare scorciatoie per raggiungere risultati più in fretta possibile, anche se a volte occorre attuare pratiche non proprio etiche o addirittura legali. Questo concetto vale un po' per tutto, anche per la SEO. Ovviamente qui non esiste una legalità con sanzioni o arresti ma esistono delle linee guida da seguire dettate dal motore di ricerca, provare ad aggirarle può, se scoperti, portare a penalizzazioni sul posizionamento.
Posizionare un sito web nelle prime posizioni dei motori di ricerca non è un'impresa facile, ma se ci si riesce i risultati non tarderanno ad arrivare, aumenteranno in modo esponenziale contatti e conversioni, perfino un sito non proprio ben realizzato e con una User Experience non ottimale potrà riceere più conversioni di un sito perfetto che però compare in seconda o terza pagina. Vediamo come dobbiamo muoverci, quali strategie seguire e come ottimizzare il nostro sito web.
Potremmo definire la User Experience come un approccio progettuale che mette l'utente al centro del design, sia nei siti web che nelle interfacce dei software. Abbreviata con l'acronimo UX è oggi non solo un fattore molto importante per valutare la qualità di un progetto ma incide anche sul ranking, premiandoci se ben strutturata oppure penalizzandoci se l'esperienza utente non è proprio il massimo. Incide anche sulle conversioni, vediamo come approcciarla nel modo migliore.
L'utilizzatore finale dovrebbe essere al centro di ogni progetto digitale. La facilità di utilizzo delle interfacce che progettiamo per i siti web, i software, le app e per qualsiasi funzionalità legata al mondo digital è uno dei fattori più importanti per realizzare una piattaforma di successo, ma non solo. Perfino Google da molta importanza all'usabilità dei siti web e la considera un fattore di posizionamento, influisce in modo sempre più rilevante nel calcolo del ranking.
Per fare una buona campagna di web marketing dobbiamo scegliere i giusti canali su cui operare. Per canali intendiamo tutte le piattaforme che possono aiutarci a raggiungere più utenti possibili, cercando di scegliere quelle più adatte a noi come target di pubblico e che, nella totalità dei canali utilizzati creino un'esperienza per l'utente che sia coinvolgente e con un filo conduttore che li unisca, vediamo insieme dove poter operare e quali scegliere.
La frequenza di rimbalzo misura la percentuale di visitatori che escono dal sito subito dopo aver visitato la pagina di ingresso. Perché è un dato così importante? Semplicemente perché se elevato ci fa capire che non siamo riusciti a far breccia nei visitatori, invogliandoli a proseguire per approfondire l'argomento che trattiamo, forse per contenuti poco interessanti, per problemi di funzionamento nel sito o per una grafica poco professionale e accattivante.
Il Design Thinking consiste nel risolvere problemi complessi grazie a una visione creativa. Per le aziende significa prendere decisioni efficaci coinvolgendo varie figure interne ed esterne, mettendo il team nelle condizioni di individuare soluzioni creative alle problematiche. Nato in California negli anni 2000, precisamente a Stanford, si è diffuso negli USA, in Canada e in Europa aumentando in modo esponziale la capacità delle aziende di prendere decisioni redditizie.
Per attirare nuovi clienti in genere pensiamo a strategie pubblicitarie tradizionali come l'acquisto di annunci pubblicitari su motori di ricerca e social media, invio di newsletter, spazi su giornali, radio o tv, tutti metodi che ricadono nell'outbound marketing, considerato dalla letteratura specialistica come vecchio, un termine che non condividiamo. L'inbound marketing al contrario si focalizza sui contenuti per attirare un pubblico interessato grazie ai contenuti.
Per posizionare un sito web sui motori di ricerca dobbiamo ricorrere alla SEO (Search Engine Optimization), ottimizzare il nostro sito in modo che diventi appetibile e che guadagni posizioni nella SERP (Search Engine Results Page) ovvero nelle pagine dei risultati rilasciate dal motore di ricerca. Ma prima di fare questo occorre realizzare una SEO Audit, ovvero un'analisi preliminare che ci mostri i punti di forza e i punti deboli del sito in ambito SEO.
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