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Aprire un e-commerce

Aprire un e-commerce

Fino a 10/15 anni fa era più semplice emergere nel mondo delle vendite online, non voglio dire che fosse facile ma di sicuro non era complesso come ai giorni nostri, la concorrenza era inferiore e la pubblicità online aveva costi contenuti, se avevamo il prodotto giusto, sia come prezzo che come qualità, valeva sicuramente la pena provare a fare un tentativo.

Oggi è tutto diverso, gli shop online sono tantissimi e molti di questi possiedono enormi disponibilità economiche da destinare alla pubblicità, rendendo il mercato delle vendite online sempre meno accessibile ai piccoli imprenditori che vogliono buttarsi nella mischia.

Basti pensare che negli ultimi 15 anni il fatturato degli e-commerce solo in Italia è passato da meno di 2 miliardi di euro a più di 40 miliardi, come abbiamo detto è un mercato difficile, tuttavia non impossibile, vediamo come.

 

 

Fase 1: obiettivi e analisi di mercato

 

Prima di partire con la realizzazione del nostro e-commerce dobbiamo chiederci:

 

  1. Quali obiettivi vogliamo raggiungere?
  2. Che budget abbiamo a disposizione?
  3. Quanto tempo possiamo dedicargli?
  4. Abbiamo il prodotto giusto?

 

Non tutti gli e-commerce nascono per diventare i leader del settore, molti hanno obiettivi meno ambiziosi, potremmo farvi diversi esempi di clienti che ci hanno chiesto di sviluppare un e-commerce per fornire un valore aggiunto alla loro attività, senza particolari obiettivi, per fornire un servizio in più ai loro clienti e anche per risolvere in fretta alcune telefonate traghettandole sull'e-commerce.

 

Poi dobbiamo considerare il budget a disposizione, non è possibile pensare di far concorrenza ai grandi store online con budget minuscoli, è però possibile entrare nel mercato accontentandosi di un volume di vendite proporizonato al budget investito.

 

Arriviamo al discorso tempo, molti e-commerce nascono come secondo lavoro, il tempo che gli si può dedicare è minimo, spesso non si risponde in modo celere alle richieste dei clienti, non si indica un recapito telefonico per non essere disturbati, non si seguono i social come si dovrebbe, in questo caso diventa davvero difficile ottenere risultati importanti.

 

Infine, ma non certo in ordine di importanza, c'è il prodotto. Inutile dire che se abbiamo un prodotto valido che vendiamo in pochi il successo è quasi garantito, al contrario se vendiamo un prodotto che troviamo in centinaia di e-commerce, ad esempio gli smartphone, il prezzo detta legge, ma non solo, occorre anche avere uno store che dia fiducia, ben sviluppato, perché per risparmiare qualche decina di euro nessuno rischia di prendere la cosiddetta 'sola'.

 

Sarebbe bene, prima di iniziare questa avventura, affidarsi a dei professionisti, web agency o esperti di marketing online, commissionando un'analisi del progetto, della concorrenza e del mercato per valutare se effettivamente fa per noi e se potremo guadagnarci.

 

 

Aprire un e-commerce

 

 

Fase 2: la realizzazione del negozio

 

Inutile dire quanto sia importante avere un negozio online impecabile, sia dal punto di vista grafico che funzionale. Realizzare un e-commerce su misura non ha costi piccoli, ma a seconda della soluzione che si sceglie si possono contenere i costi in modo anche notevole.

Ad esempio la nostra web agency propone lo sviluppo in 3 diverse modalità:

 

  1. Tramite la nostra piattaforma ND-commerce (soluzione molto economica ricca di caratteristiche, veloce, flessibile e facile da usare).
  2. Attraverso l'utilizzo di piattaforme open source come WordPress + Woocommerce, Prestashop, Shopify, ecc.
  3. Realizzando da zero un e-commerce su misura sviluppando un programma sulle richieste del cliente, la soluzione più custom in assoluto.

 

Queste sono più o meno le soluzioni che adottano tutte le agenzie web, sono tutte valide e se non si hanno esigenze particolari che richiedono soluzioni fortemente personalizzate è anche possibile spendere cifre molto contenute.

 

Ci sono alcune caratteristiche da cui non si può prescindere: deve essere veloce (i tempi di caricamento delle pagine devono essere minimi), deve permettere l'acquisto in pochi semplici passaggi, si deve poter acquistare facilmente anche da smartphone.

 

A livello di marketing invece occorre valutare parecchie cose, impossibile elencarle tutte in questo articolo, magari ne faremo uno dedicato, volendone nominare alcune potremmo citare: rendere visibili i pulsanti di ancoraggio con colori adatti alle rispettive funzioni, chiedere meno dati possibili per procedere all'acquisto (la registrazione facoltativa è ancora considerata molto vantaggiosa), suddividere in modo chiaro e logico i prodototti nelle diverse categorie, evidenziare offerte e promozioni con banner colorati (utilizzando la psicologia dei colori), fare continuamente sconti legati a scarsità di prodotto o tempo.

 

Occorre anche valutare la presenza di un blog all'interno del nostro e-commerce, i vantaggi che può portare sono molteplici ma richiede un po' di costanza e di tempo per scrivere articoli interessanti, che si posizionino sui motori e che abbiano dei link mirati ai vostri prodotti, esempio se vendete accessori per moto un blog che parli di moto, all'interno di ogni articolo in base al modello di cui si parla si potrà linkare la categoria o l'accessorio esatto che potrà essere montato su quella moto.

 

 

Fase 3: pay per click e social media

 

Abbiamo già detto che la pubblicità è fondamentale, si diceva già prima dell'avvento di internet che era 'l'anima del commercio', questo detto è ancora valido e si applica perfettamente anche alle vendite online.

 

Tendenzialmente i canali in cui si opera sono 3:

 

  1. Pubblicità pay per click su Google
  2. Annunci sponsorizzati sui social media
  3. Banner o articoli su blog e portali tematici del nostro settore merceologico

 

A nostro avviso le Ads di Google sono il canale più performante ma costano abbastanza, il costo dei click sono cresciuti tantissimo negli ultimi anni, tuttavia il rapporto costi/benefici è ancora elevato. Il loro funzionamento è molto semplice: si paga in base ai click ricevuti sugli annunci che compaiono in cima o alla fine delle pagine di ricerca, con un budget massimo giornaliero completamente libero, l'utente decide quanto vuole spendere quotidianamente.

 

I social media sono un ottimo canale pubblicitario, il loro grande vantaggio è la possibilità di targhetizzare al massimo il pubblico di riferimento, non solo in base a età, sesso e professione, ma anche in base agli interessi dimostrati nelle loro permanenze sui social media, se sono single o sposati, se hanno figli, ecc. Questa forte targhetizzazione è il vero punto di forza di questo canale, tuttavia, tranne per alcuni prodotti o servizi particolari, la loro resa resta inferiore ai pay per click di Google.

Recentemente ci è capitato di sponsorizzare un'azienda che fa un servizio unico, che nessuno cerca perché nessuno lo conosce, iin questo caso i social sono l'unico metodo utilizzabile perché questa attività non verrà mai cercata sui motori, almeno nella fase di partenza.

 

Infine abbiamo i blog e i portali tematici. Qui il discorso è diverso, occorre contattare chi li gestisce, sentire i prezzi per banner o articoli, valutare se ne vale la pena (esistono tanti programmi che permettono di analizzare questi siti web e capire se quello che promettono sarà poi mantenuto).

 

 

E-commerce su misura

 

 

Fase 4: il post vendita

 

Una volta che il nostro negozio è avviato non abbiamo finito, dobbiamo continuare a dialogare coi nostri clienti, attraverso newsletter (in modo mirato in base ai loro trend di acquisto) e poco invasivo, inviamo coupon sconto per il prodotto che acquistano più frequentemente, proponiamogli anche prodotti diversi ma in linea con i loro acquisti, infine prestiamo assistenza senza farli attendere troppo, il post vendita è importante quanto le altre fasi perché se il cliente non trova l'assistenza che si aspetta cambierà rivenditore.

 

 

Conclusioni

 

Potremmo concludere dicendo che malgrado l'articolo non si è capito se aprire un e-commerce oggi convenga oppure no, non essite una regola, meglio diffidare dalle agenzie che promettono risultati stratosferici senza analizzare il progetto, anni fa era diverso, oggi la rete è in gran parte monopolizzata da grandi colossi che investono in un mese di pubblicità cifre pari al fatturato di molti anni di attività di una piccola azienda, oltretutto spesso senza (o quasi) pagare tasse. La verità è che bisogna restare con i piedi per terra, darsi obiettivi raggiungibili e affidarsi a un'agenzia web con anni di esperienza, che vi dica onestamente come stanno le cose e le possibilità che il vostro prodotto ha di emergere con il vostro budget.

 

 

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