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Link building

Link building

Posizionare di un sito web ai primi posti dei risultati di ricerca non è semplice, salire la SERP (Search Engine Results Page) in particolare di Google è sempre più ostico sia a causa sia dell'altissimo numero di siti concorrenti (che aumenta esponenzialmente ogni giorno) sia per l'algoritmo utilizzato che continua a mutare diventando sempre più stringente sui requisiti richiesti.

 

Per migliorare la nostra posizione è fondamentale ottimizzare il sito cercando di seguire tutte le linee guida proposte da Google, grazie a numerosi strumenti disponibili online possiamo valutarae metriche come la velocità di caricamento, la qualità della SEO, l'autorità del nostro dominio e tanto altro, capendo cosa non va e come correggerlo. Una volta ottimizzato il sito al massimo dobbiamo passare a interventi 'off-site', ovvero esterni al sito web stesso. È qui che interviene la link building.

 

 

La rete si basa sui link

 

Come sappiamo i link sono la base di internet, tutto la rete si fonda sui link che mettono in collegamento i diversi siti web e le relative pagine. Non li usiamo solo noi per spostarci da un sito a un altro, li utilizzano anche i crawler dei motori di ricerca per scandagliare la rete. Cos'è un crawler? I crawer sono dei software che analizzano la rete e archiviano tutti i dati trovati creando dei database enormi per poi valutare, grazie ad algoritmi molto sofisticati, come posizionarli nei propri indici, ma non solo.

 

Google stesso ha bisogno dei link per funzionare altrimenti non troverebbe nulla in rete, se non potesse seguire i link i suoi database sarebbero molto meno pieni, conterrebbero solo i siti segnalati manualmente da utenti e sviluppatori, un numerro infinitesimamente inferiore rispetto alla realtà odierna fondata sui link.

 

Gli algoritmi valutano anche quanti link e che tipo di link puntanto a un sito web, ovvero se un sito ha molti link che puntano ad esso e questi link sono anche di buona qualità (poi spiegheremo cosa deve avere un link per essere considerato di buona qualità) sarà più rilevante agli occchi dei motori perché siti considerati importanti lo richiamano tramite dei link.

 

 

Cos'è la link building

 

Come possiamo immaginare la link building è la tecnica che permette di aumentare l'autorevolezza di un sito web mediante l'acquisizione di link da siti considerati rilevanti agli occhi dei motori di ricerca.

 

Ma non è così semplice, bisogna fare molta attenzione a chi inserisce un link che punta verso di noi, se il sito in questione è visto come un sito spam potremmo ottenere l'effetto contrario, ovvero essere penalizzati. Ci sono agenzie che vendono questi link senza un criterio, senza dare importanza alla qualità del sito che li ospita, fino a diventare siti non solo poco rilevanti ma addirittura penalizzanti, perché l'algoritmo è in grado di valutare la qualità del sito che li ospita in modo molto preciso.

 

Qualità è la parola che fa la differenza, al contrario degli anni passati dove l'unico obiettivo era la quantità, oggi è la qualità dei backlink che dobbiamo considerare per ottenere dei benefici.

 

I link dovrebbero (in teoria) essere spontanei, ovvero per capirci se io possiedo un blog, scrivo volontariamente un aritcolo su un nuovo computer appena uscita e metto il link alla pagina del sito dell'azienda produttrice che presenta il nuovo computer ho creato un link spontaneo. Nella realtà sono così solo una piccola percentuale dei link che vediamo in rete, di solito o vengono acquistati (si paga per avere l'articolo sul blog con relativo link) oppure si regala l'oggetto al proprietario del blog in cambio di una recensione con relativo link, recensione che molto difficilmente sarà negativa se ha ricevuto l'oggetto in regalo, specialmente se l'oggetto è costoso.

 

 

Link building

 

 

La link building funziona?

 

La risposta è sì. Se consideriamo che i lilnk sono uno dei principali metri di misura utilizzati dai motori di ricerca per indicizzare i siti, se fatta nel giusto modo, funziona.

 

Consideriamo anche che oggi tutti i grandi brand (ma anche i piccoli) ne fanno largo uso, ovviamente ce n'è per tutte le tasche, un articolo su una testata giornalistica di rilievo nazionale costerà molto di più rispetto al link sul blog sconosciuto che ha solo un punteggio discreto agli occhi dei motori ma che nessuno ha mail visto o letto.

 

Se ci appoggiamo ad agenzie web serie che fanno questo da tanti anni in teoria possiamo stare tranquilli, se vogliamo farlo da soli dobbiamo essere bravi a valutarne la qualità, cosa non sempre facile e impossibile senza l'utilizzo di strumenti dedicati. Ne abbiamo tanti a disposizione, dai tools gratuiti che comunque ci danno un'idea della situazione (anche se generica) a strumenti con costi mensili purtroppo abbastanza alti che fanno un'analisi molto più precisa e dettagliata. Questi ultimi non sono consigliati a chi ha un solo sito web e vuole spingerlo con una campagna di backlink, l'abbonamento mensile solo per analizzare i siti gli costerebbe quasi di più che affidarsi a un'agenzia che in quel prezzo gli inserirebbe anche i link con relativo articolo sui propri blog.

 

 

Link follow e nofollow

 

Quando inseriamo un link nel nostro sito possiamo indicare se i motori lo devono seguire oppure no, nel caso volessimo che il link non venisse considerato possiamo farlo mediante l'attributo rel='nofollow', se lo omettiamo il link automaticamente diventa follow e sarà seguito dai motori. Sul fatto che non lo seguano se indichiamo nofollow la certezza matematica non c'è, anche per non è interesse dei motori saltare un link che potrebbe portarli a nuove pagine da indicizzare, sul fatto che invece non lo seguano a livello di autorevolezza trasmessa al sito linkato questo sì.

 

Tuttavia abbiamo detto che i link devono essere naturali anche se in realtà quasi sempre non lo sono, ricevere una minima parte dei link in entrata proprio con l'attributo nofollow potrebbe rendere più credibile tutta la rete di link che abbiamo conquistato negli anni, magari anche in modo non proprio naturale. Le agenzie che si occupano di link building infatti consigliano di avere un 3/5% di link nofollow tra i nostri lilnk in entrata.

 

 

Qualità dei backlink

 

Come abbiamo detto la parola d'ordine è qualità, non più quantità. Per avere la qualità dobbiamo considerare diversi fattori e distinguere tra link da siti generalisti e verticali.

 

Il fattore più importante è l'autorevolezza del sito che ci linka, ma non solo. È importante ancnhe la posizione che il nostro backlink avrà nella pagina, un link posizionato in alto è più rilevante di un link a fondo pagina.

 

L'anchor text, ovvero il testo che sarà cliccabile per attivare il link dovrà essere evidente, sottolineato o colorato, in grassetto o corsivo, dovrà differenziarsi dal resto del testo, non dovrà sempbrare un link mascherato o nascosto in mezzo al testo.

 

Bisogna poi fare distinzione tra link che arrivano da siti verticali, ovvero da portali e blog che trattano esclusivamente il nostro argomento oppure generalisti, che trattano diversi argomenti tra cui anche qualcosa che si avvicina al nostro. I primi, quelli verticali, sono ottimi anche con punteggi di autorevolezza più bassi, i secondo dovranno avere punteggi più alti per portarci dei benefici.

 

Infine il link dovrà comparire all'interno di un articolo tematico che tratti l'argomento delle keywords per cui vogliamo posizionarci, indipendentemente che si trovi su un sito generalista o verticale.

 

 

Campagne di link building

 

 

Che tipo di anchor text è meglio utilizzare?

 

Come abbiamo detto l'anchor text o ancora è il testo che una volta cliccato attiverà il link, qui abbiamo diverse possibilità:

 

  • nome del dominio: utilizzare il proprio URL è probabilmente l'ancora più sicura in termini di rischio penalizzazioni ma è anche quella che porta un po' meno in termini di ranking
  • termine di navigazione: il classico 'clicca qui' anche questo molto sicuro ma anche molto poco generoso in termini di ranking
  • parole chiave: l'utilizzo della cosiddetta chiave secca, ovvero proprio le esatte parole chiave per cui vogliamo posizionarci è molto rischioso in termini di penalizzazione, se si supera la soglia di sicurezza i link possono sembrare innaturali agli occhi dell'algoritmo e forzati, portando a una perdita di posizioni del sito linkato
  • parole chiave a coda lunga: in questo caso le parole chiave rientrano in una frase più articolata, se voglamo posizionarci con 'vendita magliette' potremmo scrivere come ancora per esempio: 'azienda specializzata nella vendita di magliette' , in questo caso il rischio penalizzazioni si abbassa e il ranking passato non è così basso come se utilizzassimo il brand

 

 

Conclusioni

 

La link building è un sistema efficace per migliorare il posizionamento, funziona se fatta nel giusto modo e non ha particolari controindicazioni se si fa molta attenzione alla qualità dei backlink. Ma i costi? Dipende. Più è alta la qualità del backlink e maggiore sarà il costo da dover affrontare, alcuni siti arrivano a costi proibitivi per le piccole aziende e sono appetibili sono grandi realtà che non hanno problemi di budget, inoltre non basta fare un link al mese, per avere dei risultati tangibili occorre fare un minimo di un link a settimana e oltre, per cui come tutte le forme di pubblicità ha un suo costo.

 

 

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